Presupponendo che una figura centrale, lo Stato o il Partito, conosca tutte le informazioni riguardanti gli individui, le loro preferenze e necessità, il Comunismo ha i crismi di una religione. Che prevede la suddivisione arbitraria in classi ed impone un costruttivismo sociale che mira ad una purificazione entro le modalità stabilite dall’ideologia stessa. L’ideologia comunistaContinua a leggere “Su religione e costruttivismo del Comunismo”
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Arendt, de Beauvoir, Rand e Weil: le visionarie della libertà
In Le visionarie. 1933-1943. Arendt, De Beauvoir, Rand, Weil e il pensiero della libertà (Feltrinelli 2021) Wolfram Eilenberger fa un’analisi comparata di quattro tra le filosofe più importanti del Novecento. L’autore passa al setaccio Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Ayn Rand e Simone Weil nell’epoca dei totalitarismi. Di formazione e pensiero politico diverso, le signoreContinua a leggere “Arendt, de Beauvoir, Rand e Weil: le visionarie della libertà”
Il terrorismo domestico del Sessantotto francese
«Ciò che attualmente caratterizza la nostra vita pubblica è la noia. I francesi si annoiano. Essi non partecipano né da vicino né da lontano alle grandi convulsioni che scuotono il mondo». Celebre l’incipit dell’articolo su Le Monde (15 marzo 1968) a firma di Pierre Viansson-Ponté, che non rivelava lungimiranza folgorante in merito a quello cheContinua a leggere “Il terrorismo domestico del Sessantotto francese”
Jean-François Revel, le provocazioni di un liberalconservatore
Ne Il richiamo della tribù, Mario Vargas Llosa definisce Jean-François Revel – scomparso il 30 aprile 2006, quindici anni fa – un Albert Camus o un George Orwell dei nostri tempi. Uno scrittore-filosofo che sferrò dure critiche alla sinistra dove militò in gioventù. Revel è stato un protagonista della vita culturale francese della seconda metàContinua a leggere “Jean-François Revel, le provocazioni di un liberalconservatore”
Il Giornale di Montanelli: una pietra miliare del giornalismo
Nella sua opera di esordio, Montanelli e il suo Giornale (Gruppo Albatros 2021), Federico Bini ha compiuto la mirabile impresa non solo di intervistare decine di personaggi legati alla storia del quotidiano fondato di Indro Montanelli, ma anche rilegare il tutto in un piacevole volumetto che narra gli episodi inediti della “caravella liberale”. In mezzaContinua a leggere “Il Giornale di Montanelli: una pietra miliare del giornalismo”
Quella (liberal) democrazia russa che non c’è mai stata
«La Russia rappresenta il peggior dispotismo a cui la civiltà ha permesso di sopravvivere, tranne forse quello della Turchia. L’Inghilterra rappresenta la libertà e il progresso anglosassone solo in misura minore rispetto al nostro governo [gli Stati Uniti, NdA]. Abbiamo molto in comune con gli inglesi. Non abbiamo niente in comune con la Russia». CategoricoContinua a leggere “Quella (liberal) democrazia russa che non c’è mai stata”
Libertà ed uguaglianza: perché preferire la prima
Il dibattito politico del Novecento si è basato sulla dicotomia tra libertà e uguaglianza. Dalla società libera pre-totalitaria degli anni Dieci e Venti si passò a quella ugualitaria e collettivista degli anni Trenta e Quaranta. Poi alla divisione dei blocchi ideologici fino al 1989. Da una parte il primo mondo, ispirato ai principi di libertàContinua a leggere “Libertà ed uguaglianza: perché preferire la prima”
Sinistra occidentale: crisi identitaria e giravolte
Il crollo del Muro di Berlino – e la certificazione del fallimento dei comunismi, nonché del Comunismo – fu sì una grande opportunità per la sinistra occidentale. Tuttavia, la mise anche in profonda crisi. Ciò che emerse da questa dicotomia fu la Terza Via, esemplificata da figure come Tony Blair, Bill Clinton, Gerard Schröder eContinua a leggere “Sinistra occidentale: crisi identitaria e giravolte”
Quando la demagogia si fa religione
Con il fenomeno politico del populismo – l’uso sfrenato della demagogia, la galvanizzazione e l’elevazione del popolo, la divisione manichea tra élite e gente comune, la mano pesante dello Stato nella vita delle persone – la divinizzazione del leader unico del partito o movimento sciovinista assume connotazioni quasi religiose. Che sia di destra o diContinua a leggere “Quando la demagogia si fa religione”
Albert Camus, straniero assurdo e controcorrente
Antifascista convinto (nel 1933 aveva aderito al movimento Amsterdam-Pleyel) e anti-totalitarista («la libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori») Albert Camus non era il classico intellettuale francese della seconda metà del secolo scorso. Era uno straniero. Un irregolare. Uno scomodo. «Siate realisti: chiedete l’impossibile» èContinua a leggere “Albert Camus, straniero assurdo e controcorrente”