Alexander Dubček: collaborazionista o patriota?

La sera del primo settembre 1992 Alexander Dubček aveva chiesto all’autista di accelerare. Pioveva forte, ricorda Demetrio Volcic (Est) e la strada era scivolosa. Non si poteva curvare a centoventi chilometri all’ora. Poco dopo, l’automobile ruzzolò lungo una scarpata. A seguito di un lungo esilio speso nella sua Slovacchia, il Presidente dell’Assemblea federale morì nelContinua a leggere “Alexander Dubček: collaborazionista o patriota?”

Don Sturzo: morale e politica di un popolare

Il 26 novembre di centocinquant’anni fa nasceva a Caltagirone Don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare Italiano. Protagonista della vita politica prefascista, era rientrato in Italia dall’esilio il 6 settembre 1946, dopo oltre vent’anni all’estero. Chiamato “il professore” e nominato senatore a vita da Luigi Einaudi, non risparmiò né prima né dopo l’espatrio aspre criticheContinua a leggere “Don Sturzo: morale e politica di un popolare”

Gustáv Husák, il normalizzatore della Cecoslovacchia

Trent’anni fa moriva Gustáv Husák, la quinta essenza del grigiore burocratico comunista in Cecoslovacchia. Esperto della macchina totalitaria che serviva zelantemente, colto agente brezneviano, oggi è ricordato principalmente per aver sostituito il riformista Alexander Dubček e aver avviato la normalizzazione del paese. Il suo ritorno all’era post-staliniana dopo la repressione della Primavera di Praga contribuìContinua a leggere “Gustáv Husák, il normalizzatore della Cecoslovacchia”

Anne Applebaum e l’estremismo che distrugge l’amicizia

Tutto comincia il 31 dicembre 1999: Anne Applebaum inizia il suo Il tramonto della democrazia (Mondadori 2021) raccontando di una festa a Chobielin, in Polonia. Amici giornalisti da Londra e diplomatici a Varsavia la raggiungono. C’è anche Radosław Sikorski, allora viceministro degli Esteri del governo di centrodestra polacco e suo marito. Nessuno di loro eraContinua a leggere “Anne Applebaum e l’estremismo che distrugge l’amicizia”

Le debolezze della Repubblica di Weimar

I motivi che portarono la Repubblica di Weimar al collasso sono antecedenti all’arrivo al potere dei nazionalsocialisti. La Germania degli anni Venti era fragile anche come conseguenza del trattato di Versailles che le accollava tutte le responsabilità della Grande Guerra. Le radici della debolezza vanno ricercate in istituzioni distrutte dal conflitto e da una crisiContinua a leggere “Le debolezze della Repubblica di Weimar”

Pensieri di Einaudi contro il Socialismo e sulla prosperità

Prosperità non è sinonimo di Socialismo. La pensava così Luigi Einaudi, da sempre oppositore alla dottrina che, da destra e sinistra, pone lo Stato al di sopra del cittadino. Un Socialismo, almeno quello occidentale, all’acqua di rose; che prevede un welfare invasivo, il desiderio di rendere tutti uguali e uno Stato molto presente in economia.Continua a leggere “Pensieri di Einaudi contro il Socialismo e sulla prosperità”

Da Wagner a Nietzsche: l’occulto nel Nazismo

Adolf Hitler non aveva dubbi. «Chi vuole capire la Germania nazionalsocialista deve prima conoscere Richard Wagner». Insieme con Friedrich Nietzsche, il compositore tedesco è stato una figura culturale di riferimento per il Führer e la teorizzazione del Nazionalsocialismo. Wagner apprezzava l’occulto pangermanico e ispirò Hitler all’idea che una battaglia antigiudaica fosse una crociata mistica. QuantoContinua a leggere “Da Wagner a Nietzsche: l’occulto nel Nazismo”