Le sfide di Sangiuliano, ministro italiano della Cultura

Gennaro Sangiuliano è il nuovo ministro della Cultura del Governo di Giorgia Meloni. Nato a Napoli nel 1962, da giovane ha militato nel Fronte della Gioventù. Dottorato di Ricerca in Diritto ed Economia alla Federico II, ha lavorato all’Indipendente di Vittorio Feltri. Già vicedirettore di Libero, ha collaborato con Il Foglio, l’Espresso e Il SoleContinua a leggere “Le sfide di Sangiuliano, ministro italiano della Cultura”

Le crisi in Italia e la marcia su Roma

Con la marcia su Roma del 28 ottobre di cento anni fa i fascisti dichiararono guerra aperta allo Stato liberale e se ne impossessarono. Se il potere politico non fosse passato nelle loro mani – cosa che poi avvenne due giorni dopo con l’incarico a Benito Mussolini di formare il nuovo governo – avrebbero conquistatoContinua a leggere “Le crisi in Italia e la marcia su Roma”

La rivolta ungherese, tra Nagy, Kádár e Andropov

23 ottobre-11 novembre 1956: i giorni drammatici della rivolta ungherese repressa nel sangue dai sovietici. 2700 i morti; cento volte di più i rifugiati ungheresi che chiesero asilo in Occidente dopo un tentativo di sollevazione popolare. Il Cremlino non poteva permettersi insurrezioni che andassero contro la politica estera che l’URSS aveva deciso per i paesiContinua a leggere “La rivolta ungherese, tra Nagy, Kádár e Andropov”

Italia liberale: inizio e fine secondo Panebianco e Teodori

Ne La parabola della Repubblica (Solferino 2022) Angelo Panebianco e Massimo Teodori analizzano l’ascesa e il declino dell’Italia liberale dal Dopoguerra ad oggi. Liberali e atlantisti, analizzano decennio per decennio l’influenza dei liberali e del liberalismo nel paese. Il volume si apre con una domanda. I “libdem” italiani avrebbero avuto più fortuna politica Piero Gobetti,Continua a leggere “Italia liberale: inizio e fine secondo Panebianco e Teodori”

Il Fascismo come escalation della violenza

L’avvento del Fascismo un secolo fa fu caratterizzato da subito dall’uso sistemico della violenza. Il rifiuto della violenza come meccanismo delle relazioni e la rinuncia della stessa nell’organizzazione sociale è stato una delle più grandi rivoluzioni moderne della Storia dell’Uomo. Con l’abiura della violenza nel risolvere le controversie, con l’accettazione di cedere il monopolio dellaContinua a leggere “Il Fascismo come escalation della violenza”

Imperialismo e collettivismo: l’hitlerizzazione di Putin

Vladimir Putin compie settant’anni. Gli auguri sarebbero stati più numerosi da parte della comunità internazionale se il 24 febbraio scorso non avesse optato per la sua hitlerizzazione: trasformarsi, cioè, da dittatore a criminale di guerra. Con l’invasione dell’Ucraina Putin ha compiuto un salto di qualità, per così dire, nella scala degli autocrati, posizionandosi al pariContinua a leggere “Imperialismo e collettivismo: l’hitlerizzazione di Putin”