Uno degli obiettivi delle organizzazioni terroristiche è quasi sempre quello di istigare la paura pubblica con una mossa-lampo che abbia grande eco mediatico. La massimizzazione dell’audience è parte integrante dell’atto terroristico. Dopo la botta, il livido sulla pelle degli stati colpiti e disorientati. Il terrorista sa bene quanto sia importante la mediaticizzazione durante e dopoContinua a leggere “Il terrorismo è l’arma dei deboli”
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L’Italia, le riforme mancate e la globalizzazione
«I paesi che non crescono e non fanno le riforme prima o poi si trovano nei guai a causa dei conti pubblici. Da un lato hanno disavanzi eccessivi; dall’altro, alcune delle cure necessarie per risanare i loro bilanci […] aggraverebbero ulteriormente il disavanzo». Sembra una profezia quella di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi che, nelContinua a leggere “L’Italia, le riforme mancate e la globalizzazione”
Le debolezze dell’UE e la concorrenza che manca
Se idealmente l’Europa continua ad essere viva nella mente di molti, la sua incarnazione politico-istituzionale, l’UE, da anni sembrerebbe in declino come entità geopolitica nel sempre più complesso scacchiere internazionale, che impone alle singole pedine di fare grandi scelte tra Est ed Ovest. Danilo Taino (Scacco all’Europa) offre una spiegazione del declinismo europeo degli ultimiContinua a leggere “Le debolezze dell’UE e la concorrenza che manca”
“Fascism” e la cultura della colpa dei “dem” americani
Sebbene qualche movimento minoritario negli anni Trenta si rifacesse al Nazismo, l’anziana democrazia oltre l’Atlantico il Fascismo non l’ha mai conosciuto. Il che non vuol dire che ne fosse immune. D’altra parte, questo non ha impedito l’abuso di un termine, “fascist”, recentemente in voga per screditare l’avversario. Nel suo passaggio dall’Europa all’America, il termine haContinua a leggere ““Fascism” e la cultura della colpa dei “dem” americani”
La fine (percepita) dell’American Dream
In vista delle elezioni presidenziali americane del 3 novembre prossimo, possono tornare utili gli avvertimenti di Alberto Pasolini Zanelli in Americani, libro di trent’anni fa. «Gli americani han bisogno […] di essere costantemente incoraggiati. Uno dei compiti dell’uomo che abita alla Casa Bianca […] è quello, sacerdotale anzi pontificale, di incarnare l’American Dream, il sognoContinua a leggere “La fine (percepita) dell’American Dream”
Il problema culturale di un paese in troppe emergenze
«Uno dei fenomeni più curiosi della vita sociale italiana», scriveva Luigi Einaudi nel 1902, «è la tendenza alla esagerazione. Noi amiamo esagerare a scatti, ora in bene e ora in male». Come va l’Italia? È un’esagerazione dire che, semplicemente, “va male” da circa trent’anni nel binomio economia e politica? Quali sono le cosiddette emergenze cheContinua a leggere “Il problema culturale di un paese in troppe emergenze”
Come i populisti strumentalizzano l’immigrazione
Creare il pericolo, l’emergenza e inventarsi artificialmente il nemico da combattere sono due tra gli elementi essenziali per capire la dinamica e il successo dei partiti politico-demagogici. I resto viene da sé: premendo i giusti pulsanti sociali, il consenso attorno ad una precisa causa – l’immigrazione, ad esempio – è del tutto assicurato. «Il popoloContinua a leggere “Come i populisti strumentalizzano l’immigrazione”
Alberto Alesina, l’economista chiaro e anti-populista
Pavese con dottorato ad Harvard, saggista di fama, considerato dall’Economist un papabile futuro Premio Nobel per l’Economia già nel 1990, Alberto Alesina è morto ieri all’età di sessantatré anni a causa di un attacco cardiaco. Italiano apprezzato nel mondo, accademico ed economista, dal 1986 faceva la spola da un capo all’altro dell’Atlantico accolto nelle universitàContinua a leggere “Alberto Alesina, l’economista chiaro e anti-populista”
Debito, natalità ed economia nel Giappone congelato
Il Giappone si è addormentato? È da oltre vent’anni che il Sol Levante ha una crescita economica a dir poco anemica, a tratti anche negativa. Sembrano lontani i tempi in cui il paese preoccupava in termini di concorrenza commerciale specialmente il mercato americano. Dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, l’economia giapponese è cresciuta attorno alContinua a leggere “Debito, natalità ed economia nel Giappone congelato”
Il cappio del debito pubblico e i giovani di domani
Giulio Andreotti diceva che «è meglio tirare a campare che tirare le cuoia». Solo che a furia di tirare a campare si rischia di morire. Un debito pubblico enorme è una zavorra che qualsiasi economia che pensi di svilupparsi in maniera virtuosa non può continuare a trasportare nella propria mongolfiera in ascesa. Il debito diContinua a leggere “Il cappio del debito pubblico e i giovani di domani”