Antonio Funiciello analizza sei leader e la loro eredità

In Leader per forza (Rizzoli 2023) Antonio Funiciello ripercorre storie di leader che attraversano i deserti e le loro biografie. Si tratta di Golda Meir, Harry Truman, Camillo Benso, Abraham Lincoln, Nelson Mandela e Václav Havel. L’autore si è chiaramente ispirato al libro Leadership di Henry Kissinger, pubblicato l’anno scorso in cui l’ex segretario diContinua a leggere “Antonio Funiciello analizza sei leader e la loro eredità”

Un anno di Biden: Massimo Gaggi racconta un paese lacerato

Corrispondente dagli Stati Uniti da molti anni, nel suo La scommessa Biden (Laterza 2022) Massimo Gaggi analizza il primo anno della Presidenza di Joe Biden. I suoi giudizi sul quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti sono misurati e freddi. Il leader dei dem ha delineato un programma di riforme ambizioso e progressista. Di lui si èContinua a leggere “Un anno di Biden: Massimo Gaggi racconta un paese lacerato”

Federico Rampini racconta i cantieri della storia

Ripartire, ricostruire e rinascere. Sono queste le parole d’ordine de I cantieri della storia (Mondadori 2020) di Federico Rampini. L’autore passa in rassegna gli ultimi duemila anni di storia alla luce del decadimento e della rinascita delle civiltà. Selezionati alcuni snodi cruciali del passato, Rampini definisce questi come cantieri della storia, momenti da cui siContinua a leggere “Federico Rampini racconta i cantieri della storia”

Inauguration Day: colpi di scena e risentimenti personali

Le inaugurazioni dei presidenti americani del passato non sono state meno controverse di quella che si terrà domani. Colpi di scena, imprevisti e risentimenti personali hanno caratterizzato l’Inauguration Day di molti futuri inquilini della Casa Bianca. Il clima politico non era infiammato come oggi. Tuttavia, già all’alba della repubblica il giorno del giuramento di GeorgeContinua a leggere “Inauguration Day: colpi di scena e risentimenti personali”

“Fascism” e la cultura della colpa dei “dem” americani

Sebbene qualche movimento minoritario negli anni Trenta si rifacesse al Nazismo, l’anziana democrazia oltre l’Atlantico il Fascismo non l’ha mai conosciuto. Il che non vuol dire che ne fosse immune. D’altra parte, questo non ha impedito l’abuso di un termine, “fascist”, recentemente in voga per screditare l’avversario. Nel suo passaggio dall’Europa all’America, il termine haContinua a leggere ““Fascism” e la cultura della colpa dei “dem” americani”

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