Threats of Media Freedom in Hungary, Poland, and Slovenia

The state of media freedom in Hungary, Poland, and Slovenia is increasingly getting worse. Independent news outlets are rarer and limited, and the governments directly threaten journalists. Media freedom is suffering. According to the “2020 World Press Freedom Index” of Reporters Without Borders (RSF), Hungary and Poland are in the “orange zone” of the ranking,Continua a leggere “Threats of Media Freedom in Hungary, Poland, and Slovenia”

Liberalismo dell’imitazione e identità dell’Europa centrale

Molti «stentano a immaginare un futuro che sia stabilmente democratico e liberale. La fine della Guerra Fredda aveva suscitato grandi aspettative alla diffusione a livello planetario della democrazia capitalista». Inizia così La rivolta antiliberale (Mondadori 2020) di Ivan Krastev e Stephen Holmes, che in un lungo percorso a cavallo tra Europa centrorientale, Russia, Stati UnitiContinua a leggere “Liberalismo dell’imitazione e identità dell’Europa centrale”

Dialogo su emigrazione e confini dell’Europa

Con il crollo del Muro di Berlino non solo è stata ridisegnata la mappa geopolitica europea, ma per milioni di individui dell’Europa centrorientale diretti in Occidente si esaudiva un sogno di libertà e benessere a lungo negato oltre la cortina di ferro. Libertà e benessere che, nell’Europa divisa, poteva vantare solo chi stava ad OvestContinua a leggere “Dialogo su emigrazione e confini dell’Europa”

Antonio Polito e la grande illusione dei post-comunisti

Nel suo Il Muro che cadde due volte (Solferino 2019) Antonio Polito ha avuto il coraggio di guardarsi allo specchio. E parlare con sincerità al lettore, riconoscendo l’illusione comunista in cui ha creduto sin da ragazzo. Illusione che molti giustificano ancora oggi. Non si tratta solo di prendere le distanze dal Comunismo in sé dicendoContinua a leggere “Antonio Polito e la grande illusione dei post-comunisti”

Antisemitismo: il ritorno e il rischio di perdere la memoria

Era il tardo 1989. Il Comunismo stava crollando anche in Ungheria e un giovane studente segretario della federazione degli studenti comunisti chiedeva ad un ricco imprenditore una borsa di studio per continuare la sua esperienza formativa all’estero. Finanziamento accordato. Quel giovane ragazzo si chiamava Viktor Orbán. Il facoltoso imprenditore, manco a dirlo, era George Soros,Continua a leggere “Antisemitismo: il ritorno e il rischio di perdere la memoria”