L’Europa e il fascino discreto (e letale) della Russia

Nello scacchiere geopolitico, la Russia non può vantare molti amici. Molti degli stati satelliti dell’ex Unione Sovietica si sono ribellati alla casa madre. Che sperava di conservare un legame politico più intenso con paesi quali i Baltici, la Repubblica Ceca, la Slovacchi, la Polonia, l’Ungheria, la Romania e la Bulgaria. Con eccezioni, tutte nazioni abbastanzaContinua a leggere “L’Europa e il fascino discreto (e letale) della Russia”

Uguaglianza e libertà nella società aperta di Karl Popper

«Con l’espressione “società aperta”» scrive Karl Popper, morto il 17 settembre di venticinque anni fa, «designo non tanto un tipo di […] forma di governo, quanto piuttosto un modo di convivenza umana in cui la libertà degli individui, la non-violenza, la protezione delle minoranze, la difesa dei deboli sono valori importanti». Il termine “società aperta”Continua a leggere “Uguaglianza e libertà nella società aperta di Karl Popper”

L’ultimo impero multietnico

La fine della Grande Guerra decretò la fine di un’epoca e dell’ultimo impero multietnico europeo. Profondamente ottocentesco nell’architettura, scollegato dalle esigenze d’indipendenza di molti degli Stati compresi nel recinto austro-ungarico, l’Impero di Franz Joseph era una grande potenza multietnica. Fu smembrato come conseguenza del trattato di Saint-Germain-en-Laye firmato dall’Austria il 10 settembre di cento anniContinua a leggere “L’ultimo impero multietnico”

Gleiwitz, la fine di un’escalation

Si può davvero pensare che la Polonia abbia provocato la grande e potente Germania da costringere quest’ultima ad invaderla, il primo settembre di ottant’anni fa? Negli anni si è detto anche questo. Varsavia avrebbe provocato il gigante nazista, costringendolo ad intervenire a seguito di gravi aggressioni. Un volgare depistaggio, confermato anche dalle parole di JoachimContinua a leggere “Gleiwitz, la fine di un’escalation”