Cento anni fa, l’8 gennaio 1918, Woodrow Wilson firmava i famosi Quattordici punti per la ricostruzione di un nuovo progetto di Pace, in vista di un Dopoguerra annunciato. La Prima Guerra mondiale terminò l’11 novembre, con la disfatta prima e lo smantellamento poi la Quadruplice Alleanza. Tanto tempo fa.
Ottant’anni fa, il 13 settembre 1938 sembrava essere tornati indietro nel tempo, sull’orlo di una nuova catastrofe. Il regime di Benito Mussolini adottò le leggi razziali e Adolf Hitler mirava alla completa annessione della Cecoslovacchia. Poco dopo, ci fu la violenza della Notte dei Cristalli del 9-10 novembre. Tanto tempo fa.
Cinquant’anni fa, oltre alle scene(ggiate), del Sessantotto – dove i giovani rampollastri spesso membri alla borghesia che contestavano – il massacro dei soldati americani a My Lai in Vietnam segnò una sanguinosa tappa sul calendario. E sei mesi dopo il repubblicano Richard Nixon vinse le elezioni. Tanto tempo fa.
Quarant’anni fa, al culmine degli anni del piombo, il 16 marzo, Aldo Moro venne rapito e ucciso tre mesi dopo. E Giovanni Leone, travolto dalle accuse dello scandalo Lockheed, rassegnò le dimissioni al Quirinale. Tanto tempo fa.
Trent’anni fa, Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov avviarono le trattative per eliminare le armi a medio raggio sui territori europei. Mesi dopo i calcinacci del Muro della vergogna sarebbero presto caduti sulle teste di legno dei partiti comunisti dell’Est. Tanto tempo fa.
Dieci anni fa entrava in vigore il protocollo di Kyōto sul clima. Fidel Castro passava la palla di una Cuba in ostaggio al fratello Raul. Il 15 settembre la crisi economico-finanziaria venne innescata con il caso Lehman Brothers. E il primo Presidente afroamericano Barack Obama vinceva la partita per la conquista di Pennsylvania Avenue. Tanto tempo fa.
Sei mesi fa nasceva anche L’Osservatore: frutto di una coraggiosa scommessa, a cavallo tra cultura ed economia. Sono questi due elementi, cultura ed economia che muovono la Storia: la aprono, la chiudono. Tutto finisce e tutto inizia.
Amedeo Gasparini
(Pubblicato su L’Osservatore Magazine)