Il ritorno di Dubček, Havel e il nazionalismo

L’internazionalista Alexander Dubček era tornato alle cronache durante la Rivoluzione di velluto. Dopo vent’anni in esilio, ascendeva a Piazza San Venceslao a Praga dalla sua Slovacchia in uno dei momenti più gloriosi della recente Storia europea. Sorrideva, era a suo agio tra la folla che non incontrava da vent’anni e che pacificamente agevolò il crolloContinua a leggere “Il ritorno di Dubček, Havel e il nazionalismo”

Un volume “a più voci” per ricordare Alexander Dubček

In occasione del trentesimo anniversario dalla scomparsa di Alexander Dubček, il 7 novembre 1992, la rivista di Praga Progetto Repubblica Ceca ha pubblicato una raccolta di interviste a sedici personalità e studiosi legati alla figura del celebre politico cecoslovacco. Il volume è intitolato “Alexander Dubček. Ritratto a più voci del protagonista della Primavera di Praga”Continua a leggere “Un volume “a più voci” per ricordare Alexander Dubček”

Il viaggio in Italia di Dubček, il PCI e la nuova sinistra

Nell’autunno 1988 Alexander Dubček era all’Università di Bologna per una laurea honoris causa: il viaggio in Italia segnò il suo ritorno sulla scena internazionale. Rimasto una “non persona” per quasi vent’anni secondo fu stupito quando ottenne il permesso di lasciare la Cecoslovacchia. Ricevuto da Nilde Iotti, Dubček incontrò poi Achille Occhetto, Bettino Craxi e PapaContinua a leggere “Il viaggio in Italia di Dubček, il PCI e la nuova sinistra”

Da drammaturgo a presidente: la vita di Václav Havel

Statista e drammaturgo protagonista della dissidenza cecoslovacca, candidato unico allo smantellamento del Comunismo a Praga, liberaldemocratico europeista e protagonista dell’Occidente nei primi anni Duemila, Václav Havel era una figura complessa e poliedrica. Ebbe la fortuna di essere considerato un monumento non da morto, ma da vivo. Sia da gran parte della popolazione cecoslovacca, che daContinua a leggere “Da drammaturgo a presidente: la vita di Václav Havel”

Alexander Dubček: collaborazionista o patriota?

La sera del primo settembre 1992 Alexander Dubček aveva chiesto all’autista di accelerare. Pioveva forte, ricorda Demetrio Volcic (Est) e la strada era scivolosa. Non si poteva curvare a centoventi chilometri all’ora. Poco dopo, l’automobile ruzzolò lungo una scarpata. A seguito di un lungo esilio speso nella sua Slovacchia, il Presidente dell’Assemblea federale morì nelContinua a leggere “Alexander Dubček: collaborazionista o patriota?”

Gustáv Husák, il normalizzatore della Cecoslovacchia

Trent’anni fa moriva Gustáv Husák, la quinta essenza del grigiore burocratico comunista in Cecoslovacchia. Esperto della macchina totalitaria che serviva zelantemente, colto agente brezneviano, oggi è ricordato principalmente per aver sostituito il riformista Alexander Dubček e aver avviato la normalizzazione del paese. Il suo ritorno all’era post-staliniana dopo la repressione della Primavera di Praga contribuìContinua a leggere “Gustáv Husák, il normalizzatore della Cecoslovacchia”

La Cecoslovacchia di De Gaulle, tra Beneš e i due Sessantotto

I legami tra Charles De Gaulle e la Cecoslovacchia sono scanditi dall’esilio londinese del Generale con Edvard Beneš e le reazioni di fronte ai “due Sessantotto” del Novecento. Quello del maggio francese e quello della Primavera di Praga. Sebbene De Gaulle non fosse mai stato in Cecoslovacchia, conosceva bene l’importanza strategica del paese per gliContinua a leggere “La Cecoslovacchia di De Gaulle, tra Beneš e i due Sessantotto”

Da Pelikán a Havel: Craxi e i dissidenti cecoslovacchi

Dopo la repressione della Primavera di Praga molti furono epurati dalle strutture del potere comunista cecoslovacco. Non solo Alexander Dubček, ma anche Jiří Pelikán, ex direttore della tv di Stato, contestatore dell’interventismo sovietico. Già il più giovane Deputato all’Assemblea Nazionale (1964-1969), stalinista convinto e comunista per tutta la vita, fu costretto all’espatrio in Italia, vistoContinua a leggere “Da Pelikán a Havel: Craxi e i dissidenti cecoslovacchi”

Lib-lab, quando Craxi irruppe al Giornale di Montanelli

Nonostante in Italia media e politica si nutrano l’uno dell’altro, non è scritto da nessuna parte che un direttore di giornale debba per forza andare d’accordo con un capo politico. Certo, le battaglie a livello personale tra un direttore di quotidiano e un leader politico appartengano più alla cosiddetta Seconda Repubblica, ma anche nella PrimaContinua a leggere “Lib-lab, quando Craxi irruppe al Giornale di Montanelli”

Lungimiranza, manipolazione e nazionalismo cinese

I grandi imperi sopravvivono se sono lungimiranti. E la Cina di oggi, impero silente per decenni, non fa mistero della sua capacità di pensare in termini di generazioni. «Le oche cinesi sanno volare lontano e in sicurezza, attraverso venti e tempeste, perché si muovono in stormi e si aiutano l’una con l’altra, come una squadra»,Continua a leggere “Lungimiranza, manipolazione e nazionalismo cinese”

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