Tesi di laurea: è cruciale scegliere un tema che piace

Tascabile, best seller, un must di ogni studente. Il manuale per come scrivere una tesi di laurea coi fiocchi, marchiata dall’esperienza di chi sui libri (e nei libri) ci ha passato la vita intera. Nel 1977 Umberto Eco fa il più grande dono alla comunità studentesca: Come si fa una tesi di laurea. Non una domanda, ma un’affermazione. La tesi di laurea è l’occasione «per recuperare il senso positivo e progressivo dello studio, non inteso come raccolta di notazioni ma come elaborazione critica di una esperienza, come acquisizione di una capacità […] a individuare i problemi, ad affrontarli con metodo, ad esporli secondo certe tecniche di comunicazione». L’obiettivo della tesi di laurea dovrebbe essere quello di impiegare al massimo se stessi nell’effettiva fattura di un elaborato personale, frutto di una propria intima elaborazione. Un lungo processo mentale.

Processo che, così come è suddiviso il libro di Eco, inizia con la scelta dell’argomento, la ricerca dei materiali (fonti e bibliografia), il piano di lavoro, la stesura, la conclusione. La tesi per lo studente è importante e dimostra che egli prende visione della letteratura esistente e la esplora in modo chiaro. Eco definisce poi le «quattro regole ovvie». La scelta dell’argomento è forse il maggiore cruccio del laureando. Scelto quello il resto vien da sé. L’argomento deve «rispondere agli interessi del candidato»; molti studenti non hanno un interesse specifico; le fonti a cui ricorrere devono essere reperibili (capita spesso che il tema di ricerca non corrisponda ad una folta bibliografia al riguardo) e maneggevoli – «vale a dire a portata culturale del candidato» –; ed infine, «che il quadro metodologico della ricerca sia alla portata dell’esperienza del candidato».

Da dove cominciare? E che tesi scrivere? Monografica o panoramica? Storica o teorica? Argomenti antichi o contemporanei? Quanto tempo ho per pensare ad una tesi? «Non più di tre anni e non meno di sei mesi» – attenzione però alla «nevrosi da tesi». Al di là poi della scelta dell’argomento e della stesura della tesi in sé, Eco non fa mistero dell’importanza dei «criteri grafici», quelli che noi oggi chiamiamo layout, tanto da dedicare alla tematica un intero capitolo, tra accenti, margini, spazi, caratteri, corsivi, apostrofi, virgolette, parentesi, abbreviazioni. Quello di Eco è ormai un libro leggendario. Non si contano più le sue diverse edizioni perché – come l’ascolto di “Notte prima degli esami” la notte prima degli esami – oramai è Storia.

Amedeo Gasparini

(Pubblicato su L’universo)

Pubblicato da Amedeo Gasparini

Amedeo Gasparini, class 1997, freelance journalist, managing “Blackstar”, amedeogasparini.com. MA in “International Relations” (Univerzita Karlova, Prague – Czech Republic); BSc in “Science of Communication” (Università della Svizzera Italiana, Lugano – Switzerland)

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