Eventi nel Luganese tra Stendhal, Torelli e Parma

Il giornalista Giorgio Torelli, classe 1928, scrive oramai da anni sulla Gazzetta di Parma (il più antico quotidiano europeo ancora in edicola) una piccola rubrica domenicale denominata “Eravamo una piccola città”. Lì narra con passione e memoria storica le vicende, gli episodi, le storielle della città della Certosa di Stendhal. E se una città dell’Emilia come Parma ha poco meno di duecentomila persone, la nostra “piccola città” sul lago ne conta quasi settantamila. Un numero di abitanti relativamente basso in relazione all’abbondanza di eventi offerti nel Luganese. Eventi gestititi dal Dicastero eventi cultura e sport, che raduna una vasta offerta di attrazioni, attività e servizi a disposizione del pubblico luganese.

Dal Lungolago alla Foce, dalle piazze al Palazzo Congressi, ai centri espositivi e i parchi, Lugano non è solo (o più?) una “piccola città” in quanto offre spassose attività, tra sport, mostre, teatri, concerti. Quello che ci si dovrebbe chiedere è se la mastodontica offerta corrisponde alla domanda. Ovvero se, a fronte di una varietà così ampia di attività sull’agenda della città, ci sia una sostanziale presenza di giovani fruitori. Giovani fruitori che non sembrano essere interessanti alle molte conferenze presenti anche sull’albo degli eventi cittadini. Il che è un peccato, perché ai millenials l’autore delle avventure del marchese del Dongo, avrebbe detto che «La vita fugge, non cercare dunque più di quanto ti offre la gioia del momento e affrettati a goderla». E, forse, aveva ragione lui. Perché non con qualche conferenza?

Amedeo Gasparini

(Pubblicato su L’universo)

Pubblicato da Amedeo Gasparini

Amedeo Gasparini, class 1997, freelance journalist, managing “Blackstar”, amedeogasparini.com. MA in “International Relations” (Univerzita Karlova, Prague – Czech Republic); BSc in “Science of Communication” (Università della Svizzera Italiana, Lugano – Switzerland)

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